Ventagli arcobaleno e Jocko

Forse per un ricordo “infantile”, forse per l’originalità delle pagine oppure per l’allegria che i colori mi trasmettono, sta di fatto che sono sempre stata particolarmente interessata ai ventagli che voglio semplicemente chiamare “arcobaleno”. Un po’ per fortuna, un po’ per la mia caparbia ricerca, sono riuscita, nonostante l’innegabile rarità a trovare due pieghevoli e un palmettes con le caratteristiche fasce multicolore.

Fondamentale è stato l’aiuto di altri collezionisti di ventagli che con la loro competenza mi hanno fornito le prime informazioni su questa tipologia di ventagli.  E’ stato così che ho appreso la differenza tra “Ombrè” e “Jocko”, è stato così che ho cominciato ad osservare con maggiore attenzione comparando le immagini, leggendo testi e documenti di storia della moda, analizzando centinaia di reperti alla ricerca del particolare.

Sono sorte quindi alcune domande alla quali dovevo dare una risposta:

Qual è stato il periodo di produzione?
Come venivano denominati questi ventagli nell’ 800?
Perché “Jocko” e non “arcobaleno a palmettes”?

La mia riflessione parte proprio dai miei ventagli!

Ventaglio arcobaleno.Lunghezza: 21 c.a.
Apertura totale:39 c.a.Pagina: Fronte:carta con fasce di colori diversi,con miniatura centrale realizzata con la tecnica dell’ acquaforte colorata a guache che rappresenta una scena di campagna con cortigiani in abiti settecenteschi. Retro:pagina monocolore sulla quale, in alto al centro, spicca un nome autografato “Mary”.

Provenienza Francia.

Ventaglio arcobaleno. Lunghezza: 24,8 c.a. Apertura max 46 cm
Occhiello: L'occhiello è fatto da un piccolo fiore con lavorazione a sbalzo.
Montatura: in legno, le stecche sono leggermente bombate sulla gorge.Le stecche 16+2.
Pagina: Fronte:Le miniature rappresentano scene di vita quotidiana e sono tutte rifinite a mano.
Il medaglione centrale è di carattere umoristico.
Retro:pagina monocolore rosa, in alto al centro

Provenienza:Francia.

Lunghezza:   20,5 cm.Apertura totale: 34 cm c.a.

Bottoni  a forma di fiore in ottone sbalzato.Montatura:  Guardie e stecche  lineari in osso ad intarsio a spiga.

Le stecche 16+2. Pagina: La pagina è in stoffa dipinta con motivi floreali ripetuti sui bordi  delle palmettes la particolarità del ventaglio è che aprendolo da sinistra a destra e viceversa, mostra quattro immagini diverse,  dipinti sono realizzati a mano.

Secondo il testo HISTOIRE DE LA MODE EN FRANCE -1858 cap. XVI pag. 172 la moda Jocko è nata e si è diffusa in un periodo che va dal 1822 al 1830. Questo ventaglio, quindi,potrebbe appartenere alla prima produzione Duvelleroy, ciò si evince dall'occhiello a forma di fiore in ottone sbalzato caratteristico della casa parigina.

Provenienza:Francia

“Una cosa è certa, mi dicevo, sono stati prodotti dal 1824 al 1826”.

Tutto è andato bene fino a quando non mi sono ricordata del particolare di uno dei miei ventagli, un piccolo occhiello a forma di fiore. Questo è un ventaglio molto particolare, appartiene alla primissima produzione Duvelleroy.

Ventaglio pieghevole.Lunghezza: 27 cm.Apertura totale: 50 cm c.a.
Bottoni:margherita in ottone.
Pagina:La pagina è in pagina doppia di carta;fronte: incisione acquerellata, numerata e firmata Pomel- Duvelleroy; retro:incisione acquerellata, numerata e firmata Pomel- Duvelleroy.
Autore: Pomel. Maison Duvelleroy Paris.  Anno:1827
L’incisore è verosimilmente Claude Joseph Pomel (1781-1839) noto incisore ed editore del periodo.
La pagina è doppia in carta e presenta stampe ed incisioni acquerellate.
Il recto, a partire dai lati,  è decorato con una stampa speculare di tipo floreale; una greca geometrica borda la parte superiore della carta, al centro della pagina  troneggia un’incisione acquerellata.
L’incisione è firmata e numerata sulla sinistra “DUVELLEROY - 240”, sulla destra sotto la stessa c’è un’iscrizione “ chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”.
La “gravure”che potremmo intitolare “La dichirazione” o “ Confessione di un tradimento” presenta caratteristiche gotiche sia negli archi del chiostro che negli abiti dei personaggi è ricercata nei colori e ricca di particolari . Il verso, presenta le medesime caratteristiche della pagina precedente e al centro riporta una scena con una danza di fanciulle ed una donna appartata che legge una lettera.
L’incisione è firmata e numerata sulla sinistra “DUVELLEROY - 185”, al centro sotto la stessa c’è un’iscrizione “  Pomel S c”, ancora a sinistra in basso “A Paris, chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”, in basso a destra la scritta “Deposé”.E’ chiaro che si tratta di un primissimo esemplare della produzione Duvelleroy che come tutti sappiamo  è stata inaugurata nel 1827.

I ventagli 2-3-4 hanno tutti la stessa, identica tipologia d’occhiello. Conclusione? A mio avviso sono tutti e tre DUVELLEROY. I ventagli ombré  e “ i parenti stretti” quelli Jocko sono stati prodotti sicuramente anche dopo il 1826.

Per quanto concerne la durata del periodo di divulgazione di questi ventagli, mi sento di condividere le informazioni de: “HISTOIRE DE LA MODE EN FRANCE” 1858

 

Secondo  il testo sopra riportato dal 1822 al 1830 la moda di questo periodo era un “arcobaleno” di proposte: abiti larghi e stretti, cappelli semplici e stratosferici, stoffe a righe, quadri, fiori, con bordure, pizzi, crinoline e piume…

 

Ecco alcuni interessanti modelli degli abiti indossati dalle donne inglesi e francesi dal 1820 al 1827 reperite su “La Belle Assemblée” e “Achermann’s Reportery” su quest’ultimo  ho letto le schede descrittive degli abiti e mi sono accorta che fino al 1827 non sono mai stati menzionati “Ombré” o “Jocko”.

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  • Arcobaleno "Mary"
  • Arcobaleno "Mary"
  • Arcobaleno "Mary"
  • Arcobaleno "Mary"
  • Arcobaleno "Ironico"
  • Arcobaleno "Ironico"
  • Arcobaleno "Ironico"
  • Arcobaleno "Ironico"
  • Arcobaleno "Ironico"
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Jocko Surprise
  • Duvelleroy “ chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”.
  • Duvelleroy “ chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”.
  • Duvelleroy “ chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”.
  • Duvelleroy “ chez Pomel, graveur, Rue du Tempe n°45”.